Involucro di cicala,
scorza abbandonata;
umilissima!
È il Buddha? È Bodhidharma?
È un fiore di ciliegio o una foglia d’acero?

Raffigurazione e Tanka (poesia breve a schema) tratta da un’opera di Kobori Enshû (1574-1649), uno dei tre maggiori Maestri della cerimonia del tè.

Il significato dello stemma

Lo stemma rappresenta il guerriero e il legame che si sviluppa in un preciso ordine tra gli elementi che lo compongono.

Partendo dalla moltitudine illimitata delle forme, chiamata “le diecimila cose”, cioè l’universo, viene rappresentato in questa raffigurazione dalle figure geometriche del quadrato, del triangolo e del cerchio, piene di significato intrinseco e filosofico.

Partendo dal principio di un triangolo come individuo umano nella sua triplice condizione esistenziale (fisica, intellettiva e spirituale), si evolve prendendo coscienza di essere bene e male, cresce evolvendosi e formando un quadrato che rappresenta i quattro elementi (terra, acqua, fuoco e aria) e da esso prende consapevolezza moltiplicandosi all’infinito, raggiungendo un moto circolare e perpetuo intrinseco di tutti gli elementi, rappresentato dalla realtà suprema del cerchio dove non c’è inizio e non c’è fine (l’universo).

Questi sono i fondamenti per la crescita del guerriero, che viene rappresentato dalla forma vuota del Bodhidharma pieno di luce, all’interno di un grande cerchio incompleto rosso (bozzolo) per poi sbocciare e arrivare all’illuminazione attraverso la crescita spirituale
massima, fino a prendere posto nell’universo, dove non c’è spazio e non c’è tempo ma l’infinito, come un punto (rappresentato di fianco al bozzolo) e realizzare che lo si è già (essenza).